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Si poteva immaginare di tutto, ma non certo quello che è stato trovato: un geco nei broccoli in busta. La denuncia viene da un cliente di un supermercato di una nota catena.

Il malcapitato stava tagliando i broccoli per la cena, quando qualcosa è caduto per terra. Un sussulto e poi la sorpresa: si trattava di un geco di 7-10 centimetri, un animale decisamente non autoctono dell’area. Il piccolo rettile, si trovava nei broccoli bio, provenienti dalla Spagna, che aveva acquistato un paio di giorni prima al Supermercato. L’animale era un po’ intorpidito, poiché la verdura era rimasta in frigo da allora, ma era in condizioni di salute relativamente buone e, una volta posto in un terrario provvisorio, si è ripreso completamente. Adesso è stato adottato da un conoscente e ha pure un nome: Cosmo. Ma come è finito nel verde cespo?

Visto che si tratta di animali che si nutrono d’insetti, è probabile che si tratti semplicemente di un caso. I broccoli vengono impacchettati dalle aziende agricole nel Paese d’origine e poi controllati dai fornitori locali. È evidente che il piccolo “viaggiatore” sia passato inosservato in entrambe le sedi.

Non è la prima volta che succede e, questo ci procura un certo imbarazzo, stimando che ve ne siano da 1 a 3 all’anno nei vari punti vendita dei supermercati il numero è alquanto suggestivo. Sull’insalata in busta, dai dati ricavati dagli “Sportelli Reclami” si sente dire tutto e il contrario di tutto. Certamente, si tratta di una delle innovazioni del settore agroalimentare di maggiore successo negli ultimi anni, perché risponde all’esigenza forse più imperante della nostra società: risparmiare tempo. Il confezionamento degli alimenti freschi è stato un vero e proprio boom e ormai non esiste supermercato dove nei banchi frigo, vicino a frutta e verdure fresche, non si trovino tanti ortaggi confezionati.

In primis le insalate in sacchetto, un mix di diverse varietà quali lattuga, scarola, songino e gentile, a cui possono essere aggiunte altre verdure come broccoli, carote, rucola e radicchio. Ma possiamo fidarci? In generale possiamo dire che si tratta di un prodotto sicuro, secondo quanto dimostrato da recenti studi che ne hanno analizzato la qualità. Ma è bene precisare che, questo, avviene solo se a monte, quindi da parte dei produttori, sono state rispettate le regole di preparazione e di conservazione e, a valle, le buone norme di utilizzo da parte del consumatore.

In caso contrario l’insalata in busta può risultare un alimento dannoso e, in alcuni casi, pericoloso.

A tal guisa è opportuno, anche se poco pratico, lavare la verdura prima di consumarla.

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